Nelle teorie dei colori da Newton in poi, il VERDE occupa nello spettro una posizione centrale. I colori con frequenza più bassa del verde hanno a che fare con la fisicità, i colori con frequenza superiore a quella del verde hanno a che fare con lo spirito.
Al GIALLO competono, tra le altre cose, le facoltà mentali normalmente attribuite all’emisfero sinistro del cervello, ovvero capacità come la logica, le proprietà linguistiche e tutti quei processi di catalogamento e riorganizzazione delle informazioni apprese nel nostro passato. Vista in questi termini la mente appare come uno strumento fisico funzionale alla sopravvivenza al pari di un braccio, il che spiega il motivo del suo essere influenzata da una frequenza bassa. Una sorta di braccio virtuale insomma che, per quanto complesso, assolve a funzioni specifiche, programmabili ed allenabili.
Dare importanza primaria alla mente, ai suoi pensieri caotici e al costante chiacchiericcio così come succede nel mondo occidentale moderno, equivale insomma a dare primaria importanza ad un solo braccio, trascurando tutto il resto e dimenticando che vale semplicemente come processatore di informazioni.
La vera ricchezza del nostro essere si trova alle frequenze più alte, dal cuore allo spirito.
In altre parole, fidati meno dei tuoi pensieri. Fidati del tuo cuore.