Nella mia professione l’ascolto e la condivisione con il paziente o il cliente sono sempre stati elementi fondamentali perché mi hanno permesso di capire cosa passa per la testa delle persone quando si vive separati e in conflitto con il proprio corpo.
Siamo geneticamente programmati per essere ipercritici verso noi stessi, perché siamo fondamentalmente quelli che si vedono più da vicino. Ognuno di noi tende a paragonare i propri difetti con ciò che osserva intorno a sé, non rendendosi conto che, in realtà, tutti viviamo dentro lo stesso inganno: tutti vediamo i nostri difetti e cerchiamo di nasconderli o di combatterli dentro di noi temendo il giudizio di altri che a loro volta fanno la stessa cosa temendo il giudizio nostro!
Ma cosa succederebbe se ognuno di noi imparasse ad amare e rispettare il proprio corpo così com’è, senza riserve, per quello che è adesso?
Cosa accadrebbe dentro e fuori di noi?
Amare se stessi e il proprio corpo non è semplicemente un fattore estetico, tutt’altro. Amare il proprio corpo significa uscire dalla logica dell’estetica e dell’apparenza, significa entrare in profondità e comprendere la naturalezza di ogni imperfezione e la sua ragione di essere.
Ogni corpo è mutabile, perché siamo fatti di sostanza viva e in trasformazione ed esso cambia in relazione al tipo di energia e alle emozioni che facciamo scorrere in esso.
E come tutti i paradossi della vita, quando smetterai di preoccuparti dell’estetica anch’essa migliorerà! Ma questo è un altro discorso.
Mancare di rispetto il proprio corpo non fa che danneggiarlo per l’assenza di cure verso di esso e non fa che espandere questo disprezzo anche per la vita intorno a noi. Se non riusciamo ad amare il tramite fisico dell’esperienza su questa terra, come potremo amare l’esperienza stessa?
Ecco perché credo fermamente che iniziare ad avere una relazione fisicamente ed emotivamente più sana con il proprio corpo sia la chiave di una profonda trasformazione della propria vita.
Anche io ero perennemente a dieta.
Anche io facevo sport solo per dimagrire.
Anche io odiavo indossare un costume d’estate perché non mi piacevo.
E avevo un sacco di altri problemi relazionali con me stessa, la mia famiglia, gli amici e con partner assenti.
Ma ad un certo punto ho dovuto scegliere tra me e dei canoni esterni che non mi appartenevano, tra le mie sensazioni e un’apparenza, tra ciò che mi fa stare bene e ciò che mi danneggia.
Se pensi di essere di più di un corpo fisico, tieni a mente che il corpo è il tramite tra quello che sei e il mondo. È il paio di occhiali con cui osservi la tua vita. Come vedi la tua vita se trascuri e maltratti i tuoi occhiali perché pensi che non ti piacciano?
Ogni colore che studiamo attraverso il metodo Fisicolore conduce all’osservazione profonda di sé ed ha lo scopo di amare ogni parte di ciò che lo compone.
Il verde del cuore è il filtro, il centro, la connessione tra i mondi. E ti mostro ora come allenarti, attraverso i colori, a riarmonizzare la tua relazione con il tuo corpo.
Prova ad osservare il tuo corpo e te stesso/a con la lente della vibrazione verde.
1# ROSSO + VERDE
Puoi amare la tua condizione fisica di questo momento, qualunque essa sia, scegliendo se dedicare ad essa più attenzione e rispetto, portandola ad un livello superiore.
Ecco il tuo compito: scrivi su un foglio di carta ciò che non funziona, in questo momento, nel tuo corpo fisico. Scrivi gli acciacchi, i dolori, le difficoltà fisiche e sportive che hai. Fai una lista e poi, rileggendola, ripeti a voce alta “io amo e accetto…”
Per esempio “io amo e accetto il fatto di riuscire a camminare solo per 5 km e poi dovermi fermare perchè ho il fiatone”.
Oppure “io amo e accetto il mio ginocchio, nonostante ora sia dolente e in difficoltà”.
Oppure “io amo e accetto il mio corpo con tutti i suoi difetti”.
E così via…
2# ARANCIONE + VERDE
Puoi amare anche la tua emotività e le emozioni che provi osservando il tuo corpo, iniziando ad esso a staccarti da tutte le forme di giudizio estetiche che ti programmano. Ecco il tuo secondo compito:
Guardati allo specchio e segna quello che provi guardandoti il viso, il corpo, le forme, la tonicità, la postura, i difetti. Questo esercizio si può estendere anche al tuo modo di affrontare le situazioni della vita, il tuo sconforto, le tue insoddisfazioni. Scrivi tutto in un foglio di carta. E poi inizia a ripetere:
“io amo e accetto il fatto che quando mi guardo allo specchio mi sento insoddisfatta/o”
“io amo e accetto il fatto di essere pigra/o nei confronti del mio corpo”
“io amo e accetto che quando sono di cattivo umore me la prendo con gli altri”
E così via…
3# GIALLO+ VERDE
Puoi amare la tua personalità, i meccanismi del tuo ego, il tuo orgoglio e i ragionamenti che ti conducono a compromettere le tue relazioni. Amali perché sono gli stessi che utilizzi verso di te e che si incastrano nello stomaco, contraggono la tua postura, bloccano la tua respirazione.
Come per gli altri esercizi scrivi questi caratteri della tua personalità, i giudizi verso di te, le autocritiche, le condanne che ti infliggi e ripeti le parole magiche:
“io amo e accetto il mio orgoglio rigido”.
“io amo e accetto la mia schiena curva”.
“io amo e accetto la rabbia che mi divora lo stomaco e che non ho ancora digerito”.
e così via…
Ora ti chiederai… “ma accettando tutto questo non rischio di rimanere sempre dove non voglio stare?”
No, è proprio il contrario.
Accettare significa smettere di nascondere la testa sotto la sabbia con se stessi, negando ciò che si prova. Significa riconoscere con rispetto tutto ciò che si è. Significa accogliere lasciando andare il giudizio.
E’ solo in quel momento che puoi cambiare. Non puoi guarire una ferita se ti rifiuti di osservarla e curarla con amore, non trovi?
Non esistono altri modi per creare una vita bella e soddisfacente.
Il lavoro vero, quello duro, quello difficile, è quello che avviene all’interno.
Per questo non vuole farlo nessuno.
Ma se sei qui…