Perché è così importante imparare a lasciare andare?
Troppo spesso tratteniamo in noi pezzi di vita che non hanno più ragione di restare. Come se, una volta terminato di preparare una macedonia di frutta, conservassimo nel frigo le bucce, i torsoli, i noccioli della frutta. A che pro? A volte lo facciamo solo perché ci dispiace, tanto eravamo affezionati a quella frutta proveniente dal nostro albero. Oppure perché abbiamo dedicato tanto amore alla preparazione di quella macedonia per una persona speciale.
I resti sono resti, sono avanzi, sono lo scarto di ciò che ho utilizzato nella mia vita. Un tempo servivano, erano parte di qualcosa che mi era caro, come quella frutta.
Ma ora non servono più, anzi, occupano soltanto dello spazio utile, togliendolo a qualcosa di più salutare e nuovo e, alla lunga, possono nuocere anche alla nostra salute, emotiva e fisica, perché iniziano ad andare a male, a puzzare a marcire.
Fino al punto da farci provare disgusto nell’aprire il frigorifero, con il rischio che potremmo perderci anche il buono che c’è dentro esso.
Allora prima di giungere alla chiusura della porta delle emozioni (e del frigorifero), privandoci, insieme al vecchio anche del buono che c’è, è bene che impariamo a fare spazio e a buttare il vecchio, permettendo al nuovo e fresco di venire a noi.
Quindi prenditi del tempo e fai una cernita, su un tuo diario o agenda, di ciò che è ancora in te ma che vuoi lasciare andare.
Scrivi emozioni, persone, pensieri, situazioni, luoghi, tutto ciò che trattieni nella tua vita ma che senti avere sapore di andato a male, o di qualcosa che non ti appartiene più o con cui non sei più in sintonia.
Prenditi qualche giorno e riempi una bella paginetta del tuo quaderno.
Poi, quando avrai terminato, strappa la paginetta, RINGRAZIA per quanto scritto e bruciala, in modo da dare un segnale forte all’universo e al tuo inconscio; stai comunicando che metti l’intento deciso di lasciar andare quanto hai scritto nella tua pagina.
Nei giorni successivi, poi, fai lo stesso alla tua casa: ogni giorno butta via una cosa vecchia; può essere una foto, una bomboniera, un soprammobile catturapolvere, la maglietta che indossavi “quella volta che…”, il biglietto del treno che ti ha portato da…
Chiediti: sono ancora reali nella mia vita queste energie?
La risposta probabilmente è no, sono ricordi rimasti impressi nelle tue cellule.
Arancione prende il nome dall’arancia, un frutto dalle grandi proprietà vitaminiche e nutritive, essenziali per la nostra salute; mantiene in salute il nostro intestino, il principale organo di pulizia e rinnovamento del nostro corpo ed è effettivamente l’organo deputato al rilascio degli scarti (scopri di più sull’arancione)
Per questo motivo mentre lasci andare, puoi circondarti di arancione per supportarti in questo lavoro!
Buon lavoro e buon rinnovamento!
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4 Comments
Ciao Lucia!
Con il trasloco ho fatto una bella cernita! Però in garage ho ancora quel vecchio scatolone da buttare, mi sa che entro fine mese lo porto in ecocentro… grazie di avermelo ricordato 😉 Articolo interessante….
Eliana
Ci vuole coraggio per lasciare andare, per voltare pagina ma è l’unico modo per tornare ad essere felici!
Bisogna averne consapevolezza, bisogna accettare il cambiamento, non opporsi ad esso è questo richiede di essere estremamente sinceri con noi stessi
La vita è una, non bisogna sprecare nemmeno un minuto..
Grazie Anna, sono d’accordo su quanto dici, spesso ci attacchiamo al passato ed è proprio questo che limita la scoperta del nuovo.
Un abbraccio!
Ecco perché ultimamente scelgo spesso l arancione
Devo permettermi anche di farlo questo spazio oltre che di desiderarlo ! Grazie