L’alluce valgo rappresenta un problema molto, decisamente troppo, diffuso che coinvolge da sempre un gran numero di persone.
Sembra essere più frequente tra le donne, ma in realtà a soffrine sono anche molti uomini.
In questo articolo cercherò di spiegarti (senza finire troppo nello specifico- tecnico) cos’è l’alluce valgo, le ipotesi sulla sua insorgenza ed eventuali rimedi.
L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede, che appare deviato lateralmente verso le altre dita; di conseguenza si verifica la sporgenza del primo osso metatarsale che tende a gonfiarsi e arrossarsi assumendo il tipico aspetto tondo e cicciotto definito “cipolla”.
Questa “cipolla” soffre al contatto con la scarpa e per questo motivo provoca dolore e progressivo peggioramento. D’istinto, infatti, la persona sfugge al carico sull’alluce riducendo la spinta durante il passo che permette la normale funzione della camminata. In questo modo l’articolazione metatarso falangea si irrigidisce sempre di più, portando anche le strutture muscolo tendinee a ritrarsi e accorciarsi, con conseguente dolore e infiammazione in diverse zone del piede.
A cascata si susseguono una lunga serie di possibili conseguenze:
La varietà di cause e di ipotesi rispetto al problema dell’alluce valgo lo rendono da sempre un campo controverso.
A seconda della causa scatenante e che trovi più coerente nella tua condizione specifica possiamo intervenire in un modo o in un altro. Vediamo le varie possibilità:
L’alluce è investito dell’ingrato compito di provvedere all’ultima spinta del piede durante l’esecuzione del passo. L’utilizzo di scarpe inadatte per periodi molto lunghi, scarpe con la punta particolarmente stretta, che costringono le dita a convergere, o scarpe con tacchi alti, impediscono all’alluce di svolgere correttamente il suo lavoro. In questo modo le strutture muscolo legamentose perdono efficienza e indebolendosi portano ad alterare la funzionalità e successivamente anche la struttura, con la comparsa della deviazione.
E’ una situazione che insorge nei bambini ma può presentarsi, anche se difficilmente riconosciuta, anche in età adulta. I motivi sono svariati: perdita di tonicità muscolare, lassità legamentosa, debolezza del muscolo tibiale posteriore.
In biologia la funzione dell’alluce è quella di dare la direzione al passo, quindi per estensione, alla propria vita. Nello specifico si riferisce ad un conflitto di svalutazione nel non riuscire a prendere una decisione riguardante una direzione. “Non riesco ad andare dove vorrei”. Evolutivamente l’alluce rappresenta il timone direzionale nel cammino.
Ricordo inoltre che ci troviamo nel piede, che coinvolge senso di sicurezza primaria legata alla sopravvivenza (cibo, casa, denaro), L’alluce è connesso all’ego, quindi una svalutazione nella capacità di provvedere alle esigenze di base può condurre a questo tipo di problema (vedi tutto ciò che riguarda il ROSSO)
Ora la domanda è: quale di queste circostanze rappresenta meglio la tua situazione?
Già adesso potresti avere alcune indicazioni su come comportarti rispetto al tuo povero alluce deviato e dolente.
A seconda della gravità o della causa del problema, le strategie di intervento variano dalla terapia conservativa (esercizi e ortesi adeguate) a quella chirurgica. In ogni caso è bene consultare uno specialista (fisioterapista, podologo, ortopedico) per intraprendere un percorso corretto.
Infine, se dopo aver provato tutto proprio non c’è più niente da fare, amico mio, armati di pazienza e buona volontà e prenota il tuo intervento chirurgico!
Ma se non sei a quel punto e ti ti ritrovi tra le caratteristiche elencate contattami! Potremo capirne di più sulla tua situazione ed elaborare una strategia di intervento
Lucia